Lo sapevi quando non hai niente da fare

Lo sapevi che quando non hai niente da fare il miglior modo per far passare il tempo è proprio non avere niente da fare !

Come?

Sotto il manto azzurro del cielo, i raggi dorati del sole al tramonto pos- sono donarci a volte un momento di tale bellezza da lasciarci storditi, con lo sguardo fisso. Lo splendore di quell’attimo ci abbaglia, la mente sempre affollata di pensieri si acquieta, per non distoglierci dal luogo e dal mo- mento presenti. Inondata di luminosità, una porta sembra aprirsi su un’altra realtà, sempre presente ma raramente percepita.

Momenti simili sono stati definiti da Abraham Maslow «esperienze culminanti», poiché rappresentano gli istanti più elevati della vita, in cui ci troviamo gioiosamente catapultati al di là dei confini del mondo terreno e consueto. In queste occasioni di espansione riusciamo a dare un’occhiata furtiva al regno eterno dell’Essere. E anche se solo per un breve istante, ri- troviamo il nostro Vero Sé.
«Ah, che meraviglia…» ci diciamo forse con un sospiro. «Se solo potes- si rimanere qui. Ma come faccio a stabilirvi la mia dimora abituale?»

Negli ultimi dieci anni mi sono dedicato alla risoluzione di questo inter- rogativo. Nel corso della mia ricerca ho avuto l’onore di conversare con al- cuni dei più audaci «pionieri dei paradigmi» del nostro tempo, fonti di ispirazione e di intuizioni in medicina, scienza, psicologia, affari, religio-ne/spiritualità e potenzialità umane. Questo gruppo diversificato di persone è unito dalla convinzione comune che l’umanità stia compiendo un salto quantico in avanti nel suo sviluppo evolutivo.

Tale cambiamento è accompagnato da un mutamento della visione del mondo, del quadro fondamentale di «come sono fatte le cose» che ci portiamo dietro. Una visione del mondo cerca di rispondere a due interrogativi fondamentali: «Chi siamo?» e «Qual è la natura dell’universo in cui viviamo?». Le nostre risposte a queste domande determinano la qualità e le caratteristiche dei nostri rap- porti personali con familiari, amici, datori di lavoro o dipendenti. Se ven- gono applicate a una scala più ampia, definiscono le società.

di Russel E. Di Carlo.